Raccolta delle stampe Adalberto Sartori

Dradi Giovanni

Milano 20 marzo 1938 - Milano 12 gennaio 2020
incisore pittore scultore

Giovanni Dradi, figlio d’arte, ha studiato alla Scuola Superiore d’arte del Castello di Milano con il pittore Mantica e con lo scultore Paganini. Le prime opere pittoriche degli anni ’63/64 hanno un carattere di astrazione, ma poi i temi tendono ad essere più espliciti e oggettivi.
Dopo il 1970 la pittura è figurativa e rivolta a tematiche umane in cui l’uomo è colto nei momenti esistenziali: nei luoghi di lavoro, dell’emarginazione, del tempo libero. Alcuni titoli delle opere sono: “metropolitana”, “ingorgo”, “bar Giamaica”, “parcheggio” ed altri come “zona A di Seveso”. Significativa la mostra collettiva tenutasi a Milano alla Rotonda della Besana: “Aspetti della ricerca figurativa 1970/1984” curata dall’Università Statale. Dradi studia la tecnica dell’incisione su metallo con il pittore ticinese Mario Marioni e nel ’75 nasce un ciclo di incisioni all’acquaforte su rame.
Un tema è quello delle“Stragi” svolto in 5 stampe e raccolte nella cartella: “La morte, la carne e il diavolo”. Seguono altri cicli d’incisioni: per esempio“La Terra”, con soggetti legati all’ambiente naturale. Dal ’78 pubblica una cartellina numerata, “Gli Specchi”, che affianca alla stampa incisa, una lirica d’autore contemporaneo.
Nel 1985, Dradi è testimone della valanga di fango fuoriuscita dai bacini di una miniera che si riversa sul paese di Stava in Trentino e che cancella amici ed ambiente; è un evento tragico che scuote la sua sensibilità e influisce sulla creatività con interrogativi esistenziali che palesano quel
dualistico rapporto natura/cultura in cui la natura è spesso violata dall’uomo. Su questo tema Dradi produce opere di pittura, scultura, incisione, dal carattere informale, metafora di un ambiente annullato e privo di forme riconosciute (Aleph Milano’91). Solo dopo il 1991 si apre una nuova stagione di ricerca pittorica che recupera i valori della natura: nascono opere di paesaggi alpini visti nel loro aspetto e senso primigenio (CAI 2007 “ Dal Bianco alla Marmolada”) e poi ancora, nel 2009 a Bormio ( “Dalle Grigne allo Stelvio”).

Bibliografia
1980
Quarta Triennale dell’Incisione. Milano, dic.-gennaio 1981, p. 43.
1982
Catalogo della Grafica Italiana n. 12. Milano, Mondadori, p. 99.
1983
Catalogo della Grafica Italiana n. 13. Milano, Mondadori, p. 113.
1990
Annuario della Grafica in Italia n. 20. Milano, Mondadori, p. 67/68.
milano-volti-alla-bovisa
Dradi Giovanni - Milano: Volti alla Bovisa 1998
Le sue opere nella nostra raccolta
Risultati trovati: 3
Vecchio che beve,
Dradi Giovanni - 1
1980
Milano: Piazza Aquileia
Dradi Giovanni - 2
1997
Milano: Volti alla Bovisa
Dradi Giovanni - 3
1998