Liliana Santandrea vive e lavora a Bagnacavallo dove dal 1981 al 2018 ha ricoperto il ruolo di direttrice didattica presso la locale Scuola Comunale d’Arte Bartolomeo Ramenghi. Attualmente fa parte dell’Associazione Incisori ALI di Bologna, Gadarte che ha sede a Firenze e BiART a Bagnacavallo. Nel 1972 si diploma al Liceo Artistico di Ravenna sotto la guida, tra gli altri, dei maestri Giulio Ruffini e Anselmo Bucci; nel 1976 si abilita all’insegnamento di Educazione Artistica. Tra il 1983 e 1988, ha studiato a Urbino e a Venezia per perfezionare la tecnica incisoria, in particolare con il grande sperimentatore Riccardo Licata: sono stati anni assai significativi per l’attività di ricerca che l’artista ha svolto successivamente e che tuttora sta portando avanti. Fra le esperienze da ricordare inoltre la lunga collaborazione per l’incisione con il suo maestro Giulio Ruffini, a cui deve l’acquisizione dei valori primari e fondamentali dell’arte, quella seppur breve con Tonino Guerra dal quale ha appreso che, dietro le apparenze, si celano valori profondi, universali e poetici. Infine la collaborazione con Jürgen Czaschka l’insigne maestro del bulino e artista di grande rigore. Il percorso artistico di Liliana Santandrea è riassumibile in diversi cicli di opere. Da Esodi del 1994, che le è valso un invito alla Biennale del Cairo, poi La Montagna e l’Uomo, Fuga dalla geografia, Habitat e ultimo Imperfect islands. Cicli dove rimane costante la sua attenzione per il rapporto inscindibile fra natura, uomo e mondo industriale, trasformazione e condizionamenti umani. Sue opere sono presenti in musei e collezioni private in Italia, Austria, Germania, Francia, Egitto, Kuwait, Cina, Inghilterra, Grecia e Polonia.